Il taglio indiscriminato di alberi, i nuovi barbari

 

I nuovi barbari che deturpano le città, servizio giardini affidato a incompetenti 



Il taglio indiscriminato degli alberi per incompetenza, inciviltà e mancanza di controlli


"Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità. Essi non predicano dottrine e precetti, predicano, incuranti del singolo, la legge primigenia della vita."
Hermann Hesse



taglio alberi barbari scempio
Tufello Roma, scempio fatto dalla Isam di Viterbo



I nuovi barbari


Gli alberi sono fonte di benessere e bellezza, sono una ricchezza da tutelare e rispettare, forniscono ossigeno, ripuliscono l’aria, catturano polveri sottili, proteggono il suolo da rischi idrogeologici, offrono frutti e ombra durante l’estate, rappresentano un riparo e cibo per numerose specie animali, sono custodi di biodiversitàutili contro insetti nocivi, e questi sono solo alcuni dei tantissimi e importanti benefici che apportano all’ambiente circostante.

Nonostante ciò si stima che per fare posto all’agricoltura intensiva, agli allevamenti e all’edilizia, nel mondo vengano abbattuti circa 68 mila al giorno… Per non parlare degli incendi, quasi sempre appiccati dolosamente da mani criminali.

Nelle città poi la manutenzione del verde è affidata a personale incompetente, a cooperative colluse, che usano il legno ricavato dal taglio degli alberi per fare il cippato e poi rivenderlo, con un conflitto d'interessi evidente.

L'amministrazione comunale genera questi atti incivili, infatti, non paga abbastanza la semplice potatura ma invece molto il taglio delle siepi e di alberi. Quindi le cooperative tagliano per avere maggiore guadagno.


 Ma l'incompetenza parte da chi detta e scrive queste regole, vogliamo parlare dei regolamenti comunali? Pagine e pagine per non dire nulla (dove si mescola teoria e pratica, pensierini e il racconto di un paese felice...). Occorrerebbe, invece, un regolamento snello seguito da controlli, ma per far questo occorre competenza cosa aliena alle nostre amministrazioni. A questo si aggiunge un disinteresse completo dei vigili urbani e delle forze dell'ordine. 

Il degrado si nota subito quando si vedono siepi fatte a palletta di un metro e mezzo, sopratutto oleandri, massacrati, potati dai nuovi barbari. 


tagliare alberi come barbari
Tufello Roma, scempio fatto dalla Isam di Viterbo


L'Italia vuole fare le rivoluzione verde? Ma prima dovrebbe mettere in galera certi personaggi. Altrimenti sono solo i soliti discorsi dei politici parrucconi, fuffa e parole vuote.

Molte volte ho visto queste pseudo cooperative colluse con la politica locale, lavorare senza alcun criterio scientifico, logico e di sicurezza.

La loro pratica migliore è la capitozzatura che vuol dire tagliare in maniera barbara un povero albero, destinato cosi ad ammalarsi, deformarsi e perdere equilibrio.

Avente mai visto i pini che forma disarmonica hanno? Con potature che li spingono sempre più verso l'alto, a Villa Borghese a Roma per esempio sono stati tagliati in modo da farli alzare, perdendo cosi il baricentro, la cosa ridicola che lo hanno fatto per la sicurezza!

Tra le amministrazioni più incivili troviamo Roma, che prima provoca danni alle piante con potature che li indeboliscono e poi li tagliano, tanto la ratio non è la tutela della natura, ma il risparmio e il guadagno.

Quasi sempre queste cooperative, fonte di voti, hanno problemi con la giustizia e se venissero fatti controlli seri, si scoprirebbero molto probabilmente diverse cose non a norma. 




tagliare alberi Roma barbari


La loro imperizia, anche dei tecnici comunali, è dimostrata da come operano di fatto, una violenza impunita che porta degrado e ignoranza, che si ripercuote a livello sociale.

Forniamo un esempio: un tecnico incaricato dall'ATER a Roma in zona Tufello, avvicinandosi a un cipresso in perfetto equilibrio e sano suggeriva il taglio perché affermava che a un suo tocco risultava cavo, all'ignorante di turno vorrei ricordare che, come scritto in un recente articolo del Dott. Agr. Morelli sulla rivista Acer, la cavitazione è un processo fisiologico naturale nell'evoluzione della pianta, che non significa essere malata o pericolosa. 

A chi è preposto ai controlli importa solo non avere possibili questioni e allora tagliano, cioè la cosa per loro più semplice, del resto occorrerebbe capire come hanno avuto tali posti di lavoro...

A Roma continuano a produrre fuffa come il nuovo regolamento sul verde approvato in Giunta, ma il servizio giardini capitolino ha provveduto a tagliare centinaia di alberi in tutta la città, e con il nuovo sindaco burocrate del PD Gualtieri, eterodiretto, la situazione è peggiorata.

Ambientalista a parole ma incapace di programmare un piano di rispetto del territorio. In sintesi dopo l'incidente della turista ferita proprio in Villa Borghese di cui abbiamo già parlato, il sindaco e i suoi pseudo esperti sono determinati a fare piazza pulita.

Si spera nelle associazioni e nella magistratura per contenerli.

Il taglio degli alberi come si vede in foto è segno di una inciviltà dilagante nelle nostre città corrotte e incapaci di tutelare il territorio, dove il brutto attirerà il brutto, dal disagio alla violenza.



tagliano alberi inciviltà dilagnate


In Italia chi agisce in spregio alle leggi e con violenza, con ricaduta sociale, è impunito, la legge italiana tutela solo il singolo che faccia parte dell'èlite o che abbia un potere economico tale da incaricare uno studio legale serio, ma questo sistema è destinato a fallire. Molti dei personaggi politici ipocriti si richiamano all'Europa, ma nei fatti non comprendono che la reale ratio che anima quei paesi più evoluti sono la ragione e la coscienza, cose inesistenti in Italia.



potature incivili
Villa Lais, Roma, foto di Giacomo Gallo 


Nessuno controlla e a nessuno importa, la polizia locale difficilmente interviene, perché ritiene che ha altre cose importanti da svolgere (dovrebbe invece farlo per legge).

 Così tutta le disciplina legislativa, regionale e comunale serve a poco di fronte alla prepotenza dei nuovi barbari protetti dalle amministrazioni locali, con le loro cooperative portatrici di sporco e miserrimo consenso.

Nella zona del Tufello, una ditta di Montalto di Castro Isam  ha operato in modo barbaro, (vedasi foto) e a nulla sono valse le proteste, a loro serviva cippato da rivendere… Ovviamente la stessa ha qualche problemino legale... Basta ricercare sul web.

A tal proposito i cittadini possono richiedere il nome dell'azienda che dovrebbe essere bene in mostra, invece quasi sempre viene nascosta come nei paesi del Terzo mondo (ovviamente i parrucconi politici si riempiono la bocca di trasparenza e legalità), in sintesi al cittadino è rimasto solo quello valutare il loro operato lasciando una recensione su Google My Business, recensioni su Google Maps.



potature da barbari
Tufello Roma, scempio fatto dalla Isam di Viterbo


Si tratta di cooperative impreparate, con personale incapace, che quasi sempre dimostrano, a seguito di  semplici controlli, di non essere in regola e quindi come si vuole che le stesse operino secondo criteri scientifici e nel rispetto dell'ambiente? A questo livello non ci siamo ancora arrivati.

La verità che questi nuovi barbari non hanno minime conoscenze e non dovrebbero operare, hanno forse seguito semplici corsi regionali e sarebbe interessante conoscere i docenti... (per es. è stato accertato che nel Lazio insegnava marketing chi faceva il barista...).


I cittadini sono inermi nei confronti di una pubblica amministrazione che agisce all'oscuro o omertosa, complice che copre i nuovi barbari del verde. Tutto questo fa crescere un sentimento di sfiducia e rabbia

 Alberi secolari vengono tagliati come se fossero erbaccia senza seguire un'analisi strumentale che verifichi la stabilità o in ultimo con la prova ti trazione (dovrebbero essere fatte da ditte specializzate  e terze).

Anche una tutela legale è difficile avendo dei costi non esigui per es. una perizia privata di un tecnico ha un costo di circa 1000 euro.

Il suono di tagliaerbe o motoseghe ingenera inquietudine e impotenza oramai nella stragrande dei cittadini già stressati da varie situazioni continenti.

Tale mancanza di tutela porta a vivere un disaggio continuo che non viene recepito dai politici se non con una retorica ipocrita.


Giacomo Gallo


In altra zona  attigua ma sempre al Tufello altra devastazione del verde 




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